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«Per il settore MEM questa è una buona notizia. Per la prima volta abbiamo di nuovo condizioni quadro paritarie sul mercato statunitense come i nostri concorrenti europei», dice Nicola Tettamanti, presidente di Swissmechanic. Tuttavia, la situazione complessiva rimane difficile: «Il franco forte e gli elevati costi di produzione permangono». Le imprese continuano a essere sotto pressione: tra le altre cose a causa della domanda fluttuante, degli alti costi energetici e di una dinamica di investimento globale tesa. Swissmechanic valuta quindi la riduzione dei dazi come una leva importante, ma non sufficiente.
La standardizzazione comporta allo stesso tempo enormi rischi. «Il fatto che ora siano colpiti anche settori che finora potevano esportare senza dazi crea grandi sfide – fino a possibili delocalizzazioni produttive», avverte Erich Sannemann, direttore di Swissmechanic.
Swissmechanic prevede un certo rilassamento per le imprese MEM, ma sottolinea la necessità di azione per l'intera economia.
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Fonte: Swissmechanic Schweiz, comunicato stampa
Articolo originale in tedesco pubblicato su: Flächendeckende 15%-Zölle: Entlastung für MEM - neue Risiken für andere Branchen
Traduzione automatica dal tedesco con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Contenuto revisionato per il pubblico italofono. Fa fede esclusivamente il testo originale del comunicato stampa.